Articolo a cura di Fulvia Colombini (Presidenza Auser Lombardia e Referente Rete Auser Cultura) e Rosa Romano (Responsabile Progettazione Auser Regionale Lombardia)
11 novembre 2020
Quando, la scorsa estate, il nostro Responsabile nazionale Fabrizio Dacrema ci ha presentato il bando EduCare, edito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della famiglia, dedicato a bambini, adolescenti e giovani, un target quindi non proprio nelle centralità dì Auser, abbiamo cominciato a interrogarci se avevamo le carte in regola per presentare un progetto.
Abbiamo perciò analizzato attentamente le caratteristiche del bando, i vincoli, i limiti e, benché non sempre inseriti in un contesto educativo infantile, abbiamo ritenuto di avere un capitale di competenze ed esperienze trasversali da trasferire in modo non formale ai ragazzi che in questo periodo appaiono più disorientati del solito.
Abbiamo perciò convocato i presidenti dei nostri 14 comprensori e dopo aver illustrato il bando abbiamo chiesto la loro disponibilità a partecipare.
Le risposte di adesione sono arrivate quasi subito e ciò ci ha maggiormente stuzzicato e stimolato a provarci perché riteniamo che l’investimento sull’intergenerazionalità sia la sfida politicamente più innovativa per il futuro sia per le generazioni mature sia per le fasce giovanili. Darsi reciprocamente valore, cura e attenzione può contribuire a rinsaldare i pilastri della convivenza sociale, valorizzando le diversità. Cosa c’è di maggiormente diverso di un bambino e un’anziano? Cosa c’è di maggiormente creativo nell’arricchirsi e nel formarsi insieme?
Quindi dopo aver raccolto e attentamente valutato le proposte che i territori presentavano e le proficue esperienze accumulate negli anni in tanti progetti dove i protagonisti erano i volontari Auser e i bambini e i ragazzi, abbiamo avuto la conferma che possedevamo un patrimonio di esperienza, progettualità e umanità sufficiente per presentare un progetto.
Ci siamo messi al lavoro, assemblando le proposte dei territori in un tutt’uno organico in grado di soddisfare le linee tematiche del bando e nello stesso tempo di proporre diverse esperienze e attività laboratoriali che volgessero lo sguardo verso l’ambiente e la sostenibilità, ma anche verso la relazione intergenerazionale e la possibilità di trasferire ai giovani, con una narrazione esperienzale, competenze e tradizioni locali.
Il lavoro non è stato semplice, ma importante è stato il continuo rapporto con i territori/comprensori sia per confermare l’impegno partecipazione anche in presenza di qualche limitazione sui singoli progetti territoriali, sia per ridefinire i budget individuali, raccogliere documenti, bilanci etc..
Nel complesso, Il progetto di cui Auser Lombardia Rete Cultura è il capofila vede il coinvolgimento di 6 territori (facenti parte di altrettanti comprensori provinciali) che a loro volta hanno dato vita a reti locali con la partecipazione di comuni, scuole, altre associazioni, cooperative sociali ecc.
Le proposte progettuali come già detto interessano ambiente (coltivazione biologica, tenuta e gestione di un apario), laboratori ludici, musicali e artistici, centri estivi. Il contributo richiesto copre l’intera offerta del bando, ossia 150.000 euro e il periodo di attività previsto va da febbraio a luglio 2021.
Indipendentemente dagli sviluppi del progetto e dell’attuale situazione socio sanitaria a causa del ritorno della pandemia Covid 19, possiamo affermare che è stata un’esperienza importante che ha consentito a diverse strutture territoriali di lavorare insieme con grande entusiasmo, passione e tanta voglia di mettersi in gioco su temi abbastanza nuovi per Auser. Qualunque sarà il risultato abbiamo sperimentato un modo nuovo di fare rete anche culturalmente.